Carne e vitamina B12: perché è indispensabile

Tutte le persone necessitano di una adeguata quantità di vitamina B12 o cobalamina. Si tratta di una vitamina solubile in acqua che si assume regolarmente con l’alimentazione, a patto di non seguire una dieta vegana e vegetariana. Trattandosi di una vitamina presente solo negli alimenti di origine animale, chi non mangia carne, pesce, latte e uova deve ricorrere ad integratori.

A cosa serve la vitamina B12?

La vitamina B12 è coinvolta in processi che garantiscono il perfetto funzionamento dell’organismo e in particolare nel metabolismo degli aminoacidi e degli acidi nucleici ovvero DNA e RNA. Inoltre contribuisce alla formazione di globuli rossi e del midollo osseo, trasforma i nutrienti in energia e aumenta il buonumore, riducendo lo stress.

Come si assume la vitamina B12?

Come detto la vitamina B12 è presente esclusivamente negli alimenti di origine animale, in cui è legata alle proteine e resa disponibile dagli enzimi gastrici. In particolare, per assicurarsi il giusto e corretto apporto di questa vitamina, Macello Prina consiglia l’assunzione quotidiana di latte, pesce, carne e in particolare fegato e uova.

Il fabbisogno giornaliero degli adulti è pari a 2-2,4 mcg e le donne in gravidanza e durante l’allattamento devono assumerne in quantitativo superiore per nutrire anche il feto.

Tra le carni consigliate da Macello Prina per integrare la dieta con questa vitamina fondamentale per il corpo ci sono fegato di bovino e vitello, che contengono rispettivamente 60 e 65 µg di vitamina B12 e fegato di agnello che ne contiene 35 µg.

Quali conseguenze ha la carenza di vitamina B12

Chi segue una dieta varia ed equilibrata non rischia la carenza di vitamina B12, che è tuttavia frequente in vegani e vegetariani che non assumono alimenti di origine animale. Una mancanza di B12 si ha anche nelle persone che soffrono di malassorbimento a livello intestinale causato da malattie infiammatorie, celiachia, batteri, farmaci o diminuzione dell’acidità gastrica. 

Chi va incontro alla carenza di vitamina B12 incorre nella cosiddetta anemia perniciosa, che si traduce in una cattiva produzione di cellule del sangue e porta a pallore, debolezza, formicolio agli arti e affaticamento, con conseguenze anche gravi sul sistema nervoso.

Si diagnostica con un semplice esame del sangue che valuta il livello di vitamina B12 e controlla che la grandezza dei globuli rossi non sia troppo elevata. Una particolare attenzione va data alle donne in gravidanza, che devono evitare la carenza di vitamina B12 per non avere conseguenze dannose sul nascituro.

La ricetta per fare il pieno di vitamina B12: il fegato alla veneziana

Come detto, Macello Prina consiglia ha chi ha una carenza di vitamina B12 il consumo di fegato. Una ottima ricetta per cucinare questo taglio di carne è quella del fegato alla veneziana. Si tratta di un piatto molto semplice che appartiene alla tradizione culinaria di questa regione. La dolcezza delle cipolle, co-protagoniste del piatto, ne bilancia il gusto deciso rendendolo gradito anche a coloro che di solito non lo amano! Per lo stesso motivo al giorno d'oggi si utilizza il fegato di vitello, più nobile e delicato di sapore rispetto a quello di maiale, previsto in origine dalla ricetta.

Basta tagliare e mondare le cipolle e una volta fatte appassire in pentola aggiungere il fegato e alzare la fiamma, sfumando poi la carne con il vino bianco. Basta salare, pepare e cuocere qualche minuto per poi aggiungere il burro e amalgamarlo alla carne. Il fegato alla veneziana è pronto per essere portato in tavola, accompagnato dalla immancabile polenta.

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